Quando si può chiedere il congedo di paternità
- Il congedo di paternità è stato istituito dall’articolo 4, comma 24, lettera a) della legge n. 92 del 28 giugno 2012.
- Il congedo potrà essere obbligatorio o facoltativo, ovvero alternativo al congedo di maternità.
- In questa guida analizzeremo cos’è il congedo di paternità, come richiederlo e a chi spetta, con particolare riferimento agli ultimi sviluppi sul tema.
Cos’è il congedo di paternità
Il congedo di paternità è un periodo di astensione dal lavoro che può essere fruito dal padre lavoratore dipendente – anche adottivo o affidatario – entro e non oltre il 5° mese di vita del figlio.
Nel corso del tempo la sua durata ha subito degli aumenti. In particolare:
- con la legge di Bilancio 2017 si è passati da 2 a 4 giorni obbligatori previsti per l’anno solare 2018;
- con la legge di Bilancio 2019, il numero dei giorni di congedo obbligatorio è salito a 5;
- la legge di Bilancio 2020 ha fissato a 7 i giorni obbligatori previsti per l’anno solare 2020;
- con la legge di Bilancio 2021, infine, i giorni totali sono diventati 10. In più, è stata concesso la possibilità di poter fruire del congedo anche nel caso di morte perinatale del figlio.
Le proroghe del congedo facoltativo
Per quanto riguarda il congedo di paternità facoltativo, la sua durata è rimasta pressoché invariata nel corso degli ultimi anni, come riportato nella tabella che segue.
Legge | Durata congedo facoltativo |
Legge n. 232 del 2016, articolo 1, comma 354 | Non ha prorogato il congedo facoltativo per il 2017, mentre ha fissato un giorno valido per il 2018 |
Legge n. 278 del 2018 | Un solo giorno di congedo facoltativo alternativo a quello di maternità |
Legge n. 160 del 2019 | Un solo giorno di congedo facoltativo alternativo a quello di maternità |
Legge n. 178 del 2020 | Un solo giorno di congedo facoltativo alternativo a quello di maternità. In più, è stata introdotta la possibilità di poterne fruire anche in caso di morte perinatale del figlio |
A chi si rivolge
Il congedo di paternità spetta:
- ai lavoratori dipendenti;
- anche nel caso di figli adottivi o affidatari;
- entro e non oltre il 5° mese dalla nascita del figlio, o dal suo ingresso in famiglia, o ancora dal suo affidamento, per i periodi compresi tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2021.
Per i padri dipendenti della Pubblica Amministrazione, si è ancora oggi in attesa di una norma che ne regoli la disciplina.
La novità prevista nel 2021
Il congedo di paternità obbligatorio rappresenta un diritto autonomo da parte del padre, che spetta indipendentemente dal congedo di maternità. Al contrario, il congedo di paternità facoltativo è, come già anticipato, alternativo a quello della madre.
Quest’ultima potrà:
- rinunciare al congedo di maternità;
- astenersi con la rinuncia di un giorno, che sarà fruito dal padre.
Tornando al congedo di paternità obbligatorio, se nel 2020 i giorni totali spettanti al padre erano 7, nel 2021, quindi per i parti, le adozioni e gli affidamenti avvenuti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021, sono diventati 10.
Retribuzione
Il congedo di paternità prevede per il suo beneficiario un’indennità giornaliera, che sarà erogata dall’INPS, che corrisponde al 100% della sua retribuzione da lavoratore dipendente.
La domanda per comunicare la data in cui si ha intenzione di usufruire del congedo deve essere inviata al proprio datore di lavoro con un anticipo di almeno 15 giorni.
Come richiedere il congedo di paternità
La richiesta deve essere inviata, in forma scritta, al proprio datore di lavoro in modo tale da comunicare le date in cui si intende beneficiare del congedo di paternità.
Per i pagamenti che si ricevono direttamente dall’INPS, si dovrà presentare la richiesta direttamente online, accedendo alla sezione dedicata.
In alternativa, è possibile:
- rivolgersi al Contact Center, disponibile al numero 803 164, gratuito da rete fissa, o allo 06 164 164 da rete mobile;
- inviare la richiesta tramite gli enti di patronato e gli intermediari dell’Istituto.
Differenza tra congedo parentale e congedo di paternità
Il congedo parentale è una possibilità che può essere richiesta da entrambi i genitori, fino al compimento dell’ottavo anno di vita da parte del figlio, o dall’ottavo anno di inserimento in famiglia nel caso dei bambini adottati.
Questa forma di congedo è stata introdotta per permettere ai genitori di potersi occupare della cura dei figli: nel caso in cui fossero portatori di handicap, la sua validità viene quadruplicata.
Ha una durata totale di 11 mesi (che si potranno sfruttare anche in modo frammentato), 6 dei quali spettano alla madre e 7 al padre. A differenza del congedo di paternità, con il congedo parentale il lavoratore percepirà il 30% della sua ultima busta paga.
Congedo di paternità – Domande frequenti
Quando il padre può usufruire del congedo parentale?
Il congedo parentale spetta al padre soltanto nel caso in cui sia un lavoratore dipendente, come accade anche per il congedo di paternità.
Quanto dura il congedo di paternità?
Il congedo di paternità ha una durata differente a seconda che sia obbligatorio o facoltativo: scopri cosa cambia.
Chi paga la paternità?
Il congedo di paternità viene erogato dall’INPS: ecco a quanto ammonta la retribuzione spettante al padre.