Cos’è la compliance aziendale
Il significato di compliance aziendale dal punto di vista giuridico e come prevenire il rischio di sanzioni in un'azienda attraverso l'applicazione del modello 231.
La compliance aziendale è uno strumento che permette di tutelare l’azienda dai possibili rischi di natura legale o reputazionale.
Si tratta di una funzione rilevante e indispensabile per le aziende, che è disciplinata dal decreto legislativo 231/01.
In queste righe sarà analizzato qual è il significato giuridico di compliance aziendale e presentato il funzionamento dal punto di vista legale.
Definizione di compliance aziendale
La compliance aziendale può essere definita come l’insieme delle attività e dei processi che vengono messi in pratica all’interno di un’azienda affinché venga garantito il rispetto di:
- leggi;
- regolamenti;
- pratiche etiche.
Tali norme devono essere rispettate sia dal datore di lavoro sia dai lavoratori dipendenti, a prescindere dal livello e dall’inquadramento. L’insieme di tali sistemi, strumenti e processi viene indicata con l’acronimo LGRC, che significa Legal Governance, Risk & Compliance.
Nella pratica, la compliance aziendale mira a sviluppare dei comportamenti all’interno dell’azienda che sono in grado di renderla conforme a tutte le leggi e gli standard in vigore.
Il termine compliance indica proprio la conformità a qualcosa, che può essere:
- una legge;
- una best practice;
- il codice etico aziendale.
A cosa serve la compliance aziendale
La compliance aziendale mira in genere a raggiungere un duplice obiettivo:
- da un lato quello di fare in modo che le attività aziendali siano conformi alle norme in vigore;
- dall’altro quello di rafforzare e migliorare il rapporto di fiducia esistente con clienti e stakeholders.
A chi si rivolge
La compliance aziendale si rivolge sia alle aziende, che possono aziende dimensioni micro, piccole, medie o grandi, sia agli enti, che possono essere pubblici o privati.
Sono proprio questi i soggetti che dovranno garantire la loro conformità rispetto a settori differenti, tra i quali ci sono:
- la tutela del consumatore;
- la sicurezza informatica e la protezione dei dati;
- la lotta alla corruzione;
- il rispetto della privacy e il trattamento dei dati personali;
- la normativa antiriciclaggio;
- il rispetto delle certificazioni di qualità e delle normative ISO;
- la prevenzione degli incidenti e la sicurezza sul posto di lavoro.
Tutte le attività svolte hanno l’obiettivo di prevenire il rischio di essere sanzionati, civilmente, penalmente o dal punto di vista amministrativo, o di perdere parte della propria reputazione a causa del mancato rispetto delle leggi.
Il decreto legislativo 231/2001
Dal punto di vista legislativo, quando si parla di compliance aziendale, si fa riferimento al decreto legislativo n. 231/2001. Al suo interno viene indicato il modello organizzativo, di gestione e di controllo da seguire.
Adattandosi a tale modello, l’impresa potrà evitare di essere sanzionata e di arrecare danno sia al suo patrimonio sia alla sua immagine, di combattere la corruzione e tutti i rischi che possono danneggiare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il decreto disciplina la responsabilità in sede penale delle società e degli enti, la quale si aggiunge a quella della persona fisica che ha commesso concretamente l’illecito. Nella pratica è previsto che se il comportamento illecito di una persona fisica sia stato commesso nell’interesse o a vantaggio dell’azienda, quest’ultima potrà essere soggetta a sanzioni.
Tuttavia, se l’azienda adotta il Modello 231 – noto anche come MOGC, o Compliance Program – potrà prevedere delle sanzioni per il dipendente o il soggetto apicale che commetta un reato, riuscendo in questo modo ad essere esente da qualsiasi responsabilità.
Cos’è il modello 231
Il modello 231 è lo strumento che:
- consente di evitare che vengano commessi reati all’interno dell’azienda;
- permette all’ente di rispondere dell’illecito penale commesso da qualcuno che faccia parte della sua organizzazione.
In questo senso, risulta fondamentale il ruolo dell’ODV, ovvero l’Organismo di Vigilanza, il quale agisce per fare il modo che il modello 231 venga rispettato da tutti e che sia costantemente aggiornato rispetto a tutte le novità legali.
Il modello 231 funge da completamento ad altri sistemi di gestione aziendali, quali per esempio:
- i sistemi ambientali ISO 9001, ISO 14001/ EMAS;
- il sistema di gestione della qualità;
- il sistema di responsabilità sociale;
- quello di controllo e gestione della sicurezza sul lavoro;
- il sistema Privacy;
- il sistema anticorruzione.