Carichi pendenti: cosa sono e quanto durano
Cosa sono i carichi pendenti e a cosa ci si riferisce con il termine casellario giudiziale, cosa contiene il certificato dei carichi pendenti, come può essere richiesto e da chi.
Il termine carichi pendenti viene utilizzato nel momento in cui si deve indicare lo status di un soggetto che si ritrova con dei procedimenti penali pendenti a suo carico.
Il certificato dei carichi pendenti viene rilasciato dalla Procura della Repubblica e, al suo interno, sono riportati proprio i procedimenti penali pendenti.
Di seguito sarà analizzato nel dettaglio il contenuto del certificato dei carichi pendenti e qual è la differenza rispetto al casellario giudiziale.
Certificato dei carichi pendenti
Si tratta, come abbiamo anticipato, del documento ufficiale attraverso il quale sarà possibile conoscere i procedimenti penali in corso a carico di una determinata persona, oltre che gli eventuali giudizi di impugnazione.
Nell’ipotesi in cui si volessero conoscere quali siano le pendenza in carico a un dato soggetto presso diversi uffici giudiziari, si dovrebbe presentare richiesta alle diverse Procure della Repubblica coinvolte.
Non sono invece presenti altre iscrizioni, quali le sentenze di condanna per le quali è stato concesso il beneficio della non menzione, le condanne per le contravvenzioni punibili con l’ammenda, i provvedimenti del giudice di pace.
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Richiesta del certificato carichi pendenti
Il certificato dei carichi pendenti può essere richiesto:
- dall’interessato;
- dalla persona delegata;
- dalle pubbliche amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi per lo svolgimento delle loro funzioni specifiche;
- dal difensore della persona offesa;
- dal testimone;
- dall’autorità giudiziaria penale.
Certificato carichi pendenti online
La richiesta, che prevede la presentazione di un documento di identità, va inoltrata tramite il modulo richiesta carichi pendenti disponibile presso le varie procure della Repubblica e che si può trovare anche online, sul sito del Ministero della Giustizia. Non si dovrà fornire il motivo della richiesta, ma sarà necessario precisare l’uso al quale il certificato è destinato.
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Quanto costa fare il certificato dei carichi pendenti?
La richiesta del certificato dei carichi pendenti prevede i seguenti costi:
- 1 marca da bollo da 16 euro;
- 1 marca per diritti da 7,84 euro per i certificati richiesti con urgenza;
- 1 marca per diritti da 3,92 euro per i certificati richiesti senza urgenza.
Quanto tempo ci vuole per avere il certificato dei carichi pendenti?
Solitamente i tempi previsti corrispondono a 5 giorni lavorativi dalla ricezione dei documenti da fornire per il ritiro. Il certificato del casellario giudiziale, invece, viene rilasciato:
- lo stesso giorno della richiesta qualora fosse urgente;
- 3 giorni dopo la richiesta, nei casi di non urgenza.
Mancata assunzione per carichi pendenti
Una domanda che può essere molto interessante porsi è, a questo punto, quella relativa all’assunzione di qualcuno: il datore di lavoro ha il diritto di richiedere il certificato dei carichi pendenti, oltre al certificato penale?
La sentenza n. 19012 de 2018 della Corte di Cassazione ha stabilito che tale pretesa è illegittima qualora il CCNL richieda soltanto il certificato penale come documento per valutare l’attitudine professionale del lavoratore.
A questo proposito, si ricorda che “la richiesta del certificato penale integra un limite rispetto alla previsione di cui all’art. 8 dello Statuto dei Lavoratori (è fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi […] su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore) che si giustifica con la rilevanza ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore della conoscenza di date informazioni relative all’esistenza di condanne penali passate in giudicato.
Tale limite, in assenza di espressa previsione contrattuale, non può essere dilatato per via interpretativa fino a ricomprendere informazioni relative a procedimenti penali in corso (oggetto del certificato previsto dall’art. 27 del T.U. sopra citato), ciò specie in considerazione del principio costituzionale della presunzione d’innocenza”.
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Casellario giudiziale e carichi pendenti
Il casellario giudiziale è un ufficio presente presso qualsiasi Tribunale, il quale ha il compito di conservare e aggiornare le schede sulle quali sono riportati i provvedimenti penali (e in alcuni casi civili) che riguardano le persona nate in uno dei Comuni di competenza del Tribunale presso il quale si richiede il certificato dei carichi pendenti.
Il Tribunale di Roma è la sede del casellario giudiziale dei cittadini nati all’estero, degli stranieri e degli apolidi, ovvero di coloro i quali non hanno la cittadinanza.
Il casellario giudiziale contiene le seguenti annotazioni:
- le sentenze di condanna;
- i decreti penali irrevocabili;
- le sentenze nelle quali vengono applicate le misure di sicurezza;
- le sentenza di interdizione e di inabilitazione;
- le sentenze di fallimento;
- i provvedimenti di espulsione di un cittadino straniero.
In merito alla durata delle iscrizioni, queste ultime vengono eliminate dal casellario:
- alla morte della persona;
- una volta compiuti 80 anni;
- al termine della qualità di imputato.
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Carichi pendenti – Domande frequenti
Avere carichi pendenti vuol dire avere procedimenti penali in corso, quindi essere un imputato, non ancora considerato colpevole.
Per controllare la propria fedina penale e verificare di avere o meno carichi pendenti, ci si dovrà rivolgere al casellario giudiziale presente nella Procura della Repubblica del Tribunale.
All’interno del certificato dei carichi pendenti vengono indicati eventuali procedimenti penali a carico di un soggetto.