Vai al contenuto

Buoni pasto: come funzionano e a chi spettano

Come funziona l'erogazione dei buoni pasto in Italia, quali sono i soggetti ai quali spettano, quali supermercati li accettano e cosa fare in caso di scadenza.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
06 Febbraio 2021
buoni pasto

I buoni pasto costituiscono uno dei benefit aziendali attraverso i quali i lavoratori dipendenti possono ottenere bevande e prodotti alimentari che corrispondono al valore del buono negli esercizi convenzionati, che in genere sono supermercati, ristoranti e pub, ma non solo.

In questa guida saranno illustrati le diverse tipologie di buoni pasto esistenti, chiamati anche ticket restaurant, chi sono i soggetti che possono beneficiarne, cosa fare nel caso di buoni pasto scaduti e come funziona la tassazione.

I ticket cartacei e quelli elettronici

Esistono due tipologie di buoni pasto:

  1. i buoni pasto cartacei, che hanno in genere un valore di circa 5 euro o poco più e che possono essere utilizzati sia per fare la spesa sia per mangiare presso un ristorante convenzionato. Sono costituiti da un blocchetto di buoni e si consegnano al momento del pagamento, come se fossero delle banconote;
  2. i buoni pasto elettronici, che funzionano esattamente come quelli cartacei, ma sono dematerializzati. L’importo viene infatti caricato ogni mese su una tessera magnetica da utilizzare al supermercato o al ristorante come se fosse una sorta di bancomat, per il quale non è necessario l’utilizzo di un PIN.

Come sono fatti i buoni pasto cartacei

Sui ticket cartacei viene riportato:

  • il codice fiscale o la ragione sociale del datore di lavoro e della società che lo ha emesso;
  • il valore del buono, chiamato “valore facciale”;
  • il termine di utilizzo;
  • lo spazio in cui inserire la firma del lavoratore e la data di utilizzo, oltre che il timbro del luogo in cui è stato utilizzato;
  • la dicitura “il buono pasto non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di 8 buoni, né commercializzabile o convertibile in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dal titolare”.

Nel caso dei ticket elettronici, i dati sopra riportati sono registrati direttamente sul supporto utilizzato per pagare. Alcune aziende scelgono poi di caricare i buoni pasto direttamente in busta paga, come importo aggiuntivo alla retribuzione del dipendente.

Non tutti i supermercati e i locali accettano i buoni pasto e ognuno può stabilire di accettarli soltanto per una determinata categoria di prodotti: in alcuni supermercati vengono infatti esclusi tutti i beni che non sono di tipo alimentare. Per conoscere se un supermercato accetta i buoni pasto, è sufficiente chiedere in cassa o leggere quanto riportato all’ingresso.

Leggi anche: “Di cosa si occupa l’avvocato del lavoro“.

A chi spettano

In Italia non esiste una normativa in base alla quale il datore di lavoro è obbligato a erogare i buoni pasto ai propri dipendenti. Per avere la certezza di averne diritto si consiglia sempre di controllare:

  • il proprio CNNL di riferimento;
  • il proprio contratto di assunzione, nel quale potrebbero essere stati inseriti come benefit aziendale.
buoni pasto

Nel caso in cui fossero previsti, devono essere concessi:

  • sia ai dipendenti a tempo indeterminato sia a quelli a tempo determinato;
  • sia ai lavoratori full time sia ai part time, anche nei casi in cui il loro lavoro non preveda una pausa pranzo;
  • a eventuali tirocinanti e stagisti;
  • a discrezione dell’azienda, anche i lavoratori con contratto a progetto possono avere la possibilità di ricevere i ticket restaurant;
  • i ticket non vengono di solito erogati ai lavoratori autonomi, neanche nei casi in cui non svolgano attività da remoto, ma si rechino ogni giorno presso la sede dell’azienda.

Per quanto riguarda il valore dei buoni pasto, l’importo minimo è di 2 euro, mentre quello massimo è di 8 euro. Nel Decreto del MISE 122/2017, articolo 4, lettera d, viene stabilito che i buoni pasto “non sono cedibili, né cumulabili oltre il limite di otto buoni, né commercializzabili o convertibili in denaro e sono utilizzabili solo dal titolare”.

Tassazione

Fino al 2019 i buoni pasto erano soggetti a detassazione:

  • fino a un importo di 5,29 euro nel caso dei buoni cartacei;
  • fino a un massimo di 7 euro nel caso di buoni elettronici.

A partire dal 2020, la situazione è stata invertita e oggi è prevista una detassazione:

  • fino a 4 euro per i buoni cartacei;
  • fino a 8 euro per i buoni elettronici.

La Legge di Bilancio 2020 ha cercato di fare in modo che i ticket restaurant vengano utilizzati dai titolari effettivi – cosa che spesso non succede nel caso dei buoni cartacei – e di favorire l’utilizzo da parte delle aziende dei ticket elettronici.

buoni pasto

Vantaggi fiscali

I buoni pasto non costituiscono reddito per il dipendente, ma sono esenti da tassazione solo per le soglie di esenzione indicate in precedenza, ovvero fino a 4 euro per i ticket cartacei e 8 euro per quelli elettronici.

Per gli importi eccedenti le cifre indicate sono pertanto previsti:

  1. i contributi INPS;
  2. la tassazione IRPEF. 

Per quanto riguarda l’azienda che li acquista per distribuirli ai dipendenti, sono previsti alcuni vantaggi: avrà infatti diritto all’IVA al 4%. I benefici sono differenti:

  • nel caso di liberi professionisti o ditte individuali è prevista una detrazione IVA al 10% e una detrazione del 75% del costo sostenuto per comprare i buoni pasto;
  • nel caso di società è invece prevista l’IRES al 100% e la detrazione al 100% del costo sostenuto per i buoni pasto.

Cosa succede durante la maternità obbligatoria

La fase di maternità obbligatoria e quella di maternità anticipata vengono considerate alla stregua di ore di lavoro effettive, così come le ore di allattamento.

Per questo motivo le lavoratrici subordinate, del settore pubblico o privato, che sono solite ricevere un buono pasto, ne avranno diritto (sentenza 6 dicembre 2011 del Tribunale di Milano) anche:

  • durante il congedo di maternità obbligatorio:
  • durante il congedo di maternità anticipato.
  • non sono previsti, invece, buoni pasto in occasione del congedo parentale.

Per quanto riguarda, invece, le ore di allattamento, la neo mamma ne avrà diritto solo se lavora almeno 6 ore al giorno.

Cosa fare in caso di scadenza

I buoni pasto sono caratterizzati da una scadenza che di solito corrisponde all’ultimo giorno dell’anno solare.

Il termine di utilizzo viene sempre indicato sul blocchetto nel caso dei buoni cartacei e online nel caso in cui si disponesse di buoni elettronici, sul sito dell’azienda che ha erogati i ticket, e può essere verificato tramite l’utilizzo di username e password.

Il rimborso dei ticket restaurant scaduti non è sempre possibile e dipende in sostanza dagli accordi tra l’azienda e la società che si è occupata dell’emissione dei buoni pasto.

Basterà rivolgersi all’ufficio del personale della propria azienda per conoscere quali sono le procedure per la restituzione e il rimborso, nel caso in cui i ticket scaduti non fossero definitivamente inutilizzabili.

Buoni pasto – Domande frequenti

Chi ha diritto ai buoni pasto?

I buoni pasto spettano a diverse tipologie di lavoratori: scopri quali sono i contratti per i quali si possono ricevere.

Come si usano i buoni pasto elettronici?

I buoni pasto elettronici sono delle tessere dotate di banda magnetica, simili a un bancomat, sulle quali ogni mese il datore di lavoro carica l’importo dei buoni pasto che il dipendente potrà utilizzare.

Chi accetta buoni pasto elettronici?

Per conoscere se un supermercato o un ristorante accetta i buoni pasto elettronici è sufficiente chiedere in fase di pagamento o cercare in rete l’elenco di quelli convenzionati.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Giurisprudenza

Approfondimenti, novità e guide su Giurisprudenza

Leggi tutti
assegno sociale
02 Gennaio 2023
L’assegno sociale è una prestazione in vigore dal 1996, anno in cui ha sostituito la pensione sociale, e consiste in un contributo di assistenza economica erogato dall’INPS. Si tratta di una prestazione di tipo assistenziale che, a differenza delle prestazioni previdenziali, non dipende dai contributi che sono stati versati, ma…
eutanasia
08 Novembre 2022
Negli ultimi anni il dibattito tra il "diritto di un essere umano a morire dignitosamente" e il diritto alla vita si è fatto sentire di più, soprattutto dopo l’approvazione della legge 219 del 2017 sul biotestamento e le disposizioni anticipate di trattamento (dat).  Come funziona l’eutanasia in Italia, ma soprattutto…
asta giudiziaria
07 Novembre 2022
Sei alla ricerca di un immobile perché vorresti andare a vivere da solo o metter su famiglia? Una delle possibilità che potresti prendere in considerazione è la cosiddetta asta giudiziaria. Partecipare a un’asta e cercare di aggiudicarsi la casa dei propri sogni è meno complicato di quel che sembri. Ciò…
legge contro il fumo
24 Ottobre 2022
Il 2 Febbraio 2016 è entrata in vigore la nuova normativa antifumo, contenuta nel decreto lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, il cui obiettivo è di apprestare una più incisiva tutela alla salute dei cittadini contro i danni del fumo passivo e del consumo dei prodotti a base di…
concorso magistratura
01 Agosto 2022
Quanto è difficile diventare magistrato? Probabilmente è una delle domande più gettonate in relazione alla figura del magistrato, funzionario pubblico che si occupa di applicare le norme del diritto, sulla base dei principi di imparzialità, equità e indipendenza. Tra i compiti principali di questa figura professionale ci sono: la verifica…
esame avvocato
31 Luglio 2022
Fino a qualche tempo fa la figura dell'avvocato rivestiva grande prestigio sociale ed era il sogno di molti: la situazione è parecchio cambiata nel corso degli ultimi anni, sia in termini di onorario sia per quel che riguarda le attività che possono essere svolte da questo professionista. Per esempio, le…