Bonus ISCRO INPS: come richiederlo
Cos'è il bonus ISCRO, a quali professionisti spetta e per quanto tempo, quali sono i requisiti da possedere e come fare domanda.
- La legge di Bilancio 2021 ha introdotto una nuova indennità per i professionisti della Gestione separata, chiamata ISCRO, acronimo di Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa.
- Si tratta di una sorta di cassa integrazione pensata per i lavoratori autonomi che si ritrovano in condizione di difficoltà economica: potranno accedervi anche i collaboratori coordinati e continuativi con contratto co-co-co.
- In questa guida spiegheremo cos’è l’ISCRO nel dettaglio, a chi spetta, quali sono i requisiti che i lavoratori in partita IVA devono possedere e come richiederlo.
Cos’è il bonus ISCRO
Si tratta di una misura che è attualmente prevista soltanto per il triennio 2021-2023, in via sperimentale: si rivolge ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, che abbiano redditi bassi e cali momentanei nel fatturato, e ai lavoratori parasubordinati.
Il bonus ISCRO corrisponde a un’indennità semestrale, la quale:
- sarà erogata dall’INPS, fino all’esaurimento delle risorse disponibili che per il 2021 sono pari a 70,4 milioni di euro;
- si potrà richiedere una sola volta nel corso del triennio;
- corrisponde al 25% dell’ultimo reddito che è stato dichiarato.
Importo e durata
Il bonus ISCRO:
- sarà erogato per 6 mensilità;
- non potrà essere inferiore ai 250 euro al mese, ma non potrà superare gli 800 euro mensili.
Il beneficio sarà erogato a partire dal primo giorno a quello successivo alla data in cui è stata presentata la domanda e non è legato né ai contributi figurativi, né alla formazione del reddito in base a quanto stabilito dal TUIR.
L’indennità non sarà più erogata nel momento in cui si verifica la cessazione della Partita IVA: saranno quindi recuperate eventuali mensilità ricevute in modo indebito.
Come sarà finanziato
Il bonus ISCRO sarà finanziato tramite la maggiorazione dell’aliquota contributiva che i professionisti in partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS pagano ogni anno e che attualmente è pari al 25,72%.
In particolare, è stato previsto:
- un aumento dello 0,26% per il 2021;
- un aumento dello 0,51 sia per il 2022 sia per il 2023.
Requisiti
Quali sono le condizioni che si devono possedere per poter ricevere il bonus ISCRO? Nello specifico, si dovrà:
- essere iscritti alla Gestione separata INPS;
- non ricevere un trattamento pensionistico diretto né essere iscritti a forme differenti di previdenza obbligatoria;
- non ricevere il reddito di cittadinanza;
- avere subito un calo del reddito da lavoro autonomo di almeno il 50% rispetto alla media dei tre anni precedenti a quello precedente al momento in cui è stata presentata la domanda;
- avere un reddito dichiarato che non sia superiore agli 8.145 euro;
- essere in regola con il pagamento dei contributi e avere la partita IVA da almeno 4 anni.
Chi riceverà il bonus ISCRO sarà obbligato a frequentare dei corsi professionali di formazione, che saranno gestiti da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), pena la perdita del beneficio.
Si è attualmente in attesa del decreto attuativo del bonus da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che dovrà essere adottato entro il 2 marzo 2021.
Domanda
La domanda per richiedere il bonus ISCRO, nella quale dovrà essere allegata l’autocertificazione dei redditi prodotti negli anni precedenti al fine di dimostrare il calo del fatturato subito, dovrà essere presentata all’INPS entro il 31 ottobre di ogni anno.
Le modalità operative saranno specificate in un secondo momento. Attualmente è noto che ci saranno dei controlli incrociati tra l’INPS e l’Agenzia delle Entrate in modo tale da verificare che non ci siano brogli in relazione ai requisiti richiesti.
Reazioni
I lavoratori autonomi sono una delle categorie sociali meno tutelate dallo Stato, di conseguenza la creazione di una cassa integrazione in loro favore è sicuramente molto apprezzata.
Tuttavia, sono stati in molti a criticare il fatto che il limite di reddito richiesto sia troppo basso, così come sia eccessivo il requisito per il quale si dovrebbe avere la partita IVA da almeno 4 anni: in questo modo i professionisti più giovani saranno automaticamente esclusi.
In aggiunta, è stato contestato il fatto che per poter introdurre il bonus ISCRO è stata introdotta una contribuzione aggiuntiva per tutti i professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, anche se l’INPS ha specificato che l’aumento sarà solo per i professionisti.
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