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ANAC: cos’è e su cosa vigila

Una guida sul funzionamento e sull’operato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione: di cosa si occupa di preciso l’ANAC.

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Redazione deQuo
18 Novembre 2022
anac

ANAC è l’acronimo di Autorità Nazionale Anticorruzione con riferimento all’ambito della Pubblica Amministrazione, un settore che, in Italia, è ampiamente colpito dal fenomeno, sia ai vertici amministrativi, sia a livello dei singoli funzionari che accettano denaro o favori per motivazioni di diverso tipo. 

L’ANAC è stata istituita per combattere il radicamento della corruzione con l’obiettivo prioritario di allontanare la sua diffusione negli ambienti della Pubblica Amministrazione. L’attività dell’autorità si basa sul coinvolgimento non solo delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche su quello delle aziende che intrattengono rapporti con esse, come per esempio quelle che partecipano agli appalti pubblici. 

In questa guida sarà illustrato nel dettaglio qual è il ruolo specifico dell’ANAC, in quali ambiti interviene e come funziona nel dettaglio la sua organizzazione. 

ANAC: storia

L’ANAC per come la conosciamo oggi è stata introdotta dal DL 90/2014, ma le sue funzioni vengono disciplinate anche dalla L. 190/2012, dal d.lgs. 33/2013 e dal d.lgs. 50/2016. Si tratta di un ente pubblico con funzioni amministrative di tipo:

  • ispettivo;
  • regolatorio;
  • sanzionatorio.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione opera in modo autonomo rispetto a quelli che sono i poteri dello Stato, riuscendo così a essere oggettiva e imparziale nella sua lotta alla corruzione. 

anac

Tra le funzioni dell’ANAC sono confluite quelle di:

  • AVPC, l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici;
  • Civit, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche

Nella pratica sono tre i livelli di azione dell’autorità:

  1. l’organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni;
  2. la trasparenza amministrativa;
  3. i contratti pubblici

ANAC: struttura

Dal punto di vista strutturale, sono due gli organi che compongono l’ANAC:

  • il Consiglio dell’Autorità, che è formato da un Presidente e altri 4 membri, la cui durata della carica è pari a 6 anni. Vengono nominati su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione e i loro nomi non sono casuali: si tratta di esperti nella lotta alla corruzione, ma anche di figure in grado di analizzare e gestire i processi delle Pubbliche Amministrazioni;
  • la Camera arbitrale, che è composta da docenti universitari in ambito giuridico e che ha la funzione di coadiuvare il Consiglio. 

Nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020 (DPR 11 luglio 2014), il Consiglio dell’Autorità era composto dai seguenti membri:

  • Raffaele Cantone, che è stato presidente fino al 23 ottobre 2019;
  • Francesco Merloni – presidente dal 24 ottobre 2019 come componente più anziano;
  • Michele Corradino;
  • Ida Angela Nicotra;
  • Nicoletta Parisi.

I docenti facenti parte della Camera arbitrale nominata il 10 febbraio 2015 sono invece:

  • Ferruccio Auletta – presidente;
  • Ugo Draetta;
  • Giovanni Licata;
  • Alberto Massera;
  • Luca Mezzetti.

ANAC e organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni

Una delle principali funzioni dell’ANAC è quella di facilitare la nascita di contesti poco favorevoli alla corruzione, o comunque di individuare le cause e le motivazioni che portano alla sua proliferazione negli ambienti delle Pubbliche Amministrazioni. 

Tra gli interventi necessari alla prevenzione e al contrasto del fenomeno rientra il Piano Nazionale Anticorruzione, un documento, che viene aggiornato di anno in anno, all’interno del quale sono contenute le direttive da attuare e gli adempimenti previsti dalla legge anticorruzione, ovvero la n. 3 del 16 gennaio 2019, contenente le “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”.

Fanno per esempio parte degli adempimenti:

  • i Piani Triennali di Prevenzione alla Corruzione e Trasparenza;
  • singole misure messe in atto per ridurre la corruzione, come la formazione del personale, l’introduzione di codici di comportamento, la rotazione dei dirigenti. 
anac autorità nazionale anticorruzione

L’ANAC dispone anche del potere di controllare l’operato delle Pubbliche Amministrazioni in relazione al rispetto delle misure in vigore. Ha infatti la facoltà di:

  1. richiedere alle Pubbliche Amministrazioni la trasmissione di atti, notizie e informazioni;
  2. imporre che vengano adottati i provvedimenti previsti dalla legge anticorruzione;
  3. ordinare che siano rimossi atti o comportamenti in contrasto con i piani o la legge anticorruzione. 

ANAC e vigilanza sul conferimento degli incarichi

Si tratta di uno dei compiti svolti dall’ANAC e riguarda diverse tipologie di incarico: da quelli di vertice agli incarichi di responsabilità o dirigenziali. Dal punto di vista pratico, l’Autorità agisce con poteri di tipo:

  • ispettivo e di accertamento;
  • di sospensione della procedura con la quale viene conferito un incarico;
  • di segnalazione di situazioni poco cristalline alla Corte dei Conti.

Oltre a quanto detto finora, l’ANAC può avere anche una funzione di tipo consultivo, in base alla quale può essere chiamata a esprimere pareri sulle direttive e le circolari ministeriali riguardanti:

  1. i casi di inconferibilità, ovvero quelli in cui non si può accettare un incarico pubblico;
  2. i casi di incompatibilità, ovvero quelli nei quali non possono essere svolti due incarichi in simultanea. 

ANAC e trasparenza amministrativa

La trasparenza amministrativa è un concetto estremamente importante in quanto è l’elemento chiave per ridurre i fenomeni di corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni. 

A questo proposito l’ANAC può intervenire controllando:

  • che le Pubbliche Amministrazioni operino adottando tutti gli atti e i provvedimenti richiesti in base alla disposizioni in vigore, in particolar modo per quel che riguarda la pubblicazione di documenti, come gli avvisi pubblici o i provvedimenti di nomina;
  • che non vengano perpetrati comportamenti illeciti rispetto ai piani e alle regole sulla trasparenza;
  • verificando l’operato dei responsabili per la trasparenza, ovvero dei soggetti che dovrebbero far rispettare gli obblighi relativi alle pubblicazioni.

ANAC e contratti pubblici

Infine, ma non per ordine di importanza, l’ANAC interviene nel campo dell’affidamento di contratti pubblici, che è un ambito nel quale la corruzione è in genere piuttosto elevata. L’ente agisce così per fare in modo che le risorse destinate alla realizzazione di un’opera o al finanziamento di un servizio pubblico non vengano erogate in modo improprio.

Il controllo da parte dell’autorità viene pertanto realizzato in tutte le fasi che riguardano i contratti pubblici: dal loro affidamento alla loro esecuzione. L’ANAC opera attraverso:

  • la vigilanza sull’esecuzione dei contratti pubblici per fare in modo che non si verifichino sprechi di denaro pubblico;
  • la scelta delle procedure di assegnazione dei contratti pubblici che deve avvenire in modo del tutto trasparente e nel rispetto delle leggi in vigore;
  • funzioni di segnalazione, nei casi in cui si verifichino gravi violazioni delle norme relative ai contratti pubblici;
  • funzioni di tipo ispettivo, tramite accertamenti per i quali è possibile avvalersi dell’intervento della Guardia di Finanza. Nelle situazioni di maggiore gravità, le ispezioni possono essere trasmesse alla Procura, se penalmente rilevanti, o alla Corte dei Conti, qualora provochino un danno all’Erario;
  • funzioni sanzionatorie, attraverso l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie verso quelle imprese che non forniscano o omettano senza giustificato motivo l’esibizione dei documenti e degli atti richiesti dalla stessa Autorità. Un esempio molto comune è il rifiuto della presentazione dei documenti nei quali sono presenti i requisiti richiesti per partecipare a una gara pubblica di appalto. 

Oltre alle funzioni di verifica, l’ANAC può intervenire sul tema dei contratti pubblici con provvedimenti di vario genere che possano supportare le pubbliche amministrazioni a operare in trasparenza, senza commettere errori. Ecco quali sono i compiti dell’ente sotto questo punto di vista. 

FunzioneIn cosa consiste
Funzione di supporto alle stazioni appaltantiSi tratta di una vigilanza di tipo collaborativo con la quale si aiutano la stazioni appaltanti a predisporre gli atti in vista di una gara e nella gestione dell’intera procedura
Funzione di regolazioneConsiste nel supportare le pubbliche amministrazioni attraverso linee guida e modelli, come dei bandi-tipo
Funzione precontenziosaConsiste nell’esprimere pareri sulle questioni nate nella fase di affidamento di un contratto pubblico

L’autorità Nazionale Anticorruzione si occupa anche di gestire:

  1. la Banca Nazionale dei Contratti Pubblici, nella quale sono contenute tante delle informazioni dichiarate dalle imprese che partecipano a gare d’appalto;
  2. il Casellario Informatico dei contratti pubblici, che contiene le informazioni relative ai requisiti da possedere per prendere parte ai contratti pubblici;
  3. l’Albo Nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici relative all’affidamento dei contratti pubblici.

ANAC e la legge anticorruzione 3/2019

Il 31 gennaio 2019 è entrata in vigore in Italia la nuova legge anticorruzione che ha introdotto alcune misure per contrastare i reati contro la Pubblica Amministrazione. La nuova legge ha portato alcuni cambiamenti importanti in termini di:

  • termine di prescrizione dei reati, che non si applicheranno più dopo la sentenza di primo grado;
  • aumento della pena minima accessoria in seguito a una condanna per reato contro la Pubblica Amministrazione da 1 a 3 anni;
  • l’eventuale interdizione dai pubblici uffici;
  • maggiore trasparenza per i partiti e i movimenti politici che ricevono sovvenzioni pubbliche.

ANAC – Domande frequenti

Cos’è  l’ANAC?

Acronimo di Autorità Nazionale Anticorruzione, si tratta di un ente indipendente dallo stato che opera su tutto il territorio nazionale al fine di contrastare e ridurre gli episodi di corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni. 

Quali sono i settori in cui opera l’ANAC?

L’ANAC è impegnata in tre principali settori che riguardano l’organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, la trasparenza amministrativa e i contratti pubblici. 

Da quali organi è formata l’ANAC?

L’ANAC è formata da il consiglio dell’autorità, formato da 5 membri esperti in corruzione e gestione di una Pubblica Amministrazione, e la Camera Arbitrale, formata da professori universitari in diritto, che ha la funzione di supportare il primo organo. 


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