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Separazione consensuale in Comune: costi, tempi e documenti richiesti

Come si fa a separarsi in comune? Quanto tempo ci vuole per una separazione in comune? Quanto costa? Ecco cosa sapere per fare una separazione consensuale in Comune. 

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Redazione deQuo
17 Ottobre 2022
separazione consensuale in comune

Le separazioni e i divorzi hanno subito alcuni importanti cambiamenti nel corso degli anni, che riguardano le tempistiche necessarie per portare a termine le procedure e i costi da sostenere. 

La separazione consensuale in Comune, per esempio, si differenzia dalla separazione giudiziale per il fatto che si svolge in Comune:

  • alla presenza del Sindaco;
  • in assenza di avvocati

Ci sono dei requisiti da dover rispettare per poter scegliere questa tipologia di separazione: vediamo di seguito di cosa si tratta, quanto tempo ci vuole per separarsi e poi divorziare e quali documenti si devono presentare.

Separazione consensuale in Comune: requisiti

La separazione consensuale in Comune potrà avvenire soltanto in presenza di determinati requisiti, come per esempio il raggiungimento di un accordo tra i coniugi che escluda la necessità di una causa civile in tribunale. Si parla di separazione consensuale proprio per questo motivo. 

Si tratta della tipologia di separazione più veloce ed economica tra tutte, ma non si può scegliere:

  • con figli minorenni;
  • con figli maggiorenni non autosufficienti;
  • nell’ipotesi in cui non fosse possibile stabilire la divisione patrimoniale

Ciò avviene perché il Sindaco non ha nessuna facoltà di imporsi sulle questioni relative ai figli o al patrimonio, ma potrà unicamente ufficializzare l’atto di separazione

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separazione consensuale

Documenti necessari per separazione consensuale in Comune

Come fare una separazione consensuale in Comune? Nella pratica, se si sceglie di non ricorrere al ricorso in Tribunale o alla procedura di negoziazione assistita, ci si dovrà presentare in Comune con un accordo e alcuni documenti. 

Si tratta di:

  • atto di matrimonio;
  • copia del codice fiscale e del documento di riconoscimenti di entrambi;
  • dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi;
  • certificato di residenza e stato di famiglia. 

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L’accordo di separazione viene solitamente sottoscritto, alla presenza dell’Ufficiale di Stato Civile, con un primo appuntamento. Dopo un minimo di 30 giorni, si andrà in Comune in una data prefissata. Prima di tale data, sarà anche possibile modificare le condizioni dell’accordo. 

Il Sindaco, come anticipato, non potrà occuparsi né dell’affidamento dei figli, né dell’assegnazione della casa coniugale. Procederà, dunque, solo in assenza di questi due elementi, con la firma dell’atto e l’ufficializzazione della separazione

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come fare separazione consensuale

Separazione consensuale in Comune: tempi e costi

Sulla base di quanto detto, basteranno due incontri in Comune per completare la procedura di separazione consensuale. In meno di due mesi, alla firma del verbale di separazione omologato, i coniugi risulteranno separati. 

Trascorsi 6 mesi di tempo, sarà possibile completare la procedura di divorzio, mentre nel caso della separazione giudiziale, sarà necessario attendere 12 mesi

Quanto costa una separazione consensuale in Comune? Per quanto riguarda i costi, si dovrà pagare solamente il costo del diritto fisso, pari a 16 euro. Nell’ipotesi in cui entrambi i coniugi, o uno soltanto, non dovessero presentarsi, l’accordo sarebbe annullato. 

Leggi anche Come funziona la separazione di una coppia di fatto

Separazione consensuale in Comune – Domande frequenti

Quanto tempo si può essere separati senza divorziare?

Nel caso di separazione consensuale in Comune, gli ex coniugi potranno divorziare dopo 6 mesi dall’ufficializzazione della separazione. 

Chi è separato può convivere?

Sì, una persona separata può legalmente già iniziare una convivenza con il nuovo compagno. 

È possibile la separazione consensuale in Comune con figli?

No, in presenza di figli non si potrà scegliere la separazione consensuale in Comune (a meno che non siano maggiorenni autosufficienti), ma sarà necessario il supporto di un avvocato. 

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