Vicini di casa rumorosi: come comportarsi e quando denunciare
Come comportarsi con vicini rumorosi anche nelle ore di riposo, cosa prevede la Legge e come agire.
Vivere in un condominio non è affatto semplice: dall’installazione dell’ascensore a qualsiasi altra questione che abbia a che fare con gli spazi comuni, bisogna sempre procedere con la partecipazione alle assemblee di condominio per prendere una decisione valida per tutti. Un problema molto diffuso, nel quale spesso si incappa, è quello di avere a che fare con vicini di casa rumorosi.
Come ci si comporta in presenza di un vicino rumoroso? Ci si può difendere con un’azione di tipo civile, e richiedere dunque il risarcimento danni, oppure il vicino che fa un rumore eccessivo può essere denunciato ai carabinieri, determinando dunque un’azione di tipo penale?
In questa guida troverai maggiori spiegazioni sul da farsi, con un focus sui casi nei quali il vicino di casa rumoroso rientra nel reato di disturbo della quiete pubblica.
Vicini di casa rumorosi: gli orari condominiali
Dalla lavatrice in funzione nel cuore della notte alla musica a volume troppo alto, da urla eccessive durante una lite fra coniugi al vicino che da grande vuole diventare una rockstar: sono tanti i rumori possono diventare particolarmente fastidiosi nei casi in cui si vive in un appartamento.
La prima forma di tutela dal punto di vista legale arriva grazie agli orari stabiliti all’interno del condominio in cui si abita. Nello specifico, è bene ricordare che:
- ci sono alcuni orari destinati al riposo;
- il rumore considerato molesto è quello che turba la tranquillità di tali momenti;
- si parla, a proposito, di soglia di tollerabilità, che non deve essere superata negli orari di riposo;
- tale soglia corrisponde a circa 3,5 decibel.
Posto che gli orari condominiali vengono stabiliti caso per caso dal singolo condominio, in linea di massima le fasce orarie nelle quali è possibile fare rumore sono le seguenti:
Mattino | Dalle 08:00 alle 13:00 |
Pomeriggio | Dalle 16:00 alle 21:00 |
Tali orari sono flessibili e possono mutare anche in relazione alla stagione di riferimento e alle esigenze specifiche dei condomini. Chi non li rispetta e produce rumori molesti tra le 13:00 e 16:00 o dopo le 21:00:
- può incorrere in azioni di tipo civile o penale da parte degli altri condomini;
- in questi casi si parla di disturbo della quiete pubblica, che può tramutarsi anche in reato.
Anche in caso di lavori di ristrutturazione in condominio, non si può procedere in modo casuale, ma è necessario rispettare:
- le fasce orarie dedicate al riposo;
- i giorni festivi;
- il fine settimana.
Nel caso in cui, per motivazioni differenti, quali quelle di tipo professionale, si potesse procedere con i lavori di ristrutturazione soltanto negli orari sopra elencati, si dovrà necessariamente chiedere una deroga all’amministratore condominiale, il quale chiederà a sua volta il permesso degli altri condomini.
Ma quali sono i rumori molesti? Vediamo il dettaglio dei principali.
I rumori molesti
In base a quanto esposto finora, è intuibile come la definizione di rumore molesto sia molto lasca nella misura in cui un rumore è più o meno disturbante in relazione al contesto nel quale lo si sente: così lo stesso suono, sentito di notte o di giorno in un ambiente affollato, avrà un impatto abbastanza diverso.
Ecco un elenco, non esaustivo, e relativo alle fasce orarie nelle quali deve essere rispettato il riposo in base a quanto previsto dal proprio regolamento condominiale, dei rumori molesti che si verificano con maggiore frequenza in un condominio:
- cane che abbaia di continuo;
- rumore di tacchi;
- bambini che frignano;
- radio e TV a volume eccessivo;
- musica alta e feste notturne frequenti;
- utilizzo di trapano o altri attrezzi assordanti.
In un primo momento, è possibile ovviare al problema dei vicini di casa rumorosi contattando l’amministratore di condominio: quest’ultimo potrà chiedere in forma orale o tramite raccomandata la cessazione del rumore molesto.
Non sempre, però, questa procedura di risoluzione pacifica va a buon fine. Come ci si comporta, dunque, in queste circostanze?
Il ricorso al giudice
Nel momento in cui si decide di appellarsi a un Giudice, oltre che a una testimonianza orale per confermare il fatto che i vicini emettano rumori molesti, si può fornire al Giudice il risultato di una perizia fonometrica, che viene redatta da un tecnico specializzato. Questo intervento ha la funzione di stabilire con esattezza che il rumore prodotto dai vicini sia superiore alla soglia di tollerabilità.
Dato che il concetto di rumore molesto è molto relativo, il Giudice prenderà una decisione in merito alla situazione in questione, valutando i seguenti 3 aspetti:
- il luogo in cui si trova l’appartamento, per esempio se è in una zona residenziale, in campagna o in un piccolo centro abitato;
- l’orario nel quale si verifica il rumore;
- la persistenza del rumore: i vicini schiamazzano tutte le notti in modo eccessivo? Organizzano di continue feste o si tratta di singoli episodi sporadici?
A questo punto è importantissimo ribadire che:
- nel caso in cui un rumore disturbi soltanto un condomino, allora si configura un illecito civile;
- nel caso in cui, invece, i vicini rumorosi siano disturbo alla maggior parte dei condomini, di parla di reato di disturbo della quiete pubblica, se i rumori prodotti superano la soglia stabilita dalla legge, negli orari destinati al riposo.
In base a quanto appena detto, si potrà agire con un’azione di tipo civile oppure con una di tipo penale: ecco come funziona nel dettaglio.
L’illecito civile
Quando le molestie acustiche da parte dei propri vicini sono fastidiose unicamente per una persona, bisogna rivolgersi a un avvocato per dare il via una causa civile, mirante a ottenere il risarcimento del danno.
La causa potrebbe anche essere preceduta da un ricorso in via d’urgenza – chiamato anche “ricorso all’articolo 700” – che ha la funzione di portare alla cessazione immediata dei rumori. In genere, si può richiedere ai vicini rumorosi di insonorizzare il loro appartamento e chiedere il risarcimento del danno in un secondo momento, ovvero durante la causa ordinaria.
Il giudice che riconosce l’illecito civile nei rumori molesti prodotti dai propri vicini:
- li condanna per rumori molesti;
- ordina la cessazione immediata dei rumori;
- può imporre al vicino l’obbligo di insonorizzare l’appartamento;
- può stabilire l’ammontare del risarcimento, ai sensi dell’articolo 2043 del Codice Civile, nel caso in cui si riesca a dimostrare che i rumori hanno provocato un danno reale attraverso delle prove, per esempio dei certificati medici. La Corte di Cassazione ha ribadito con una sentenza del 2016 che il rumore eccessivo prodotto dai vicini può effettivamente portare a compromettere la salute psico-fisica della parte lesa.
In questi casi, si procede inviando ai vicini una lettera di diffida: ecco cosa bisogna sapere in merito.
Diffida vicino di casa: fac simile lettera rumori molesti vicini
La lettera di diffida deve contenere alcune informazioni dettagliate che riguardano:
- le proprie generalità: si deve indicare che si vive nel condominio del vicino rumoroso e in quale appartamento;
- il motivo per il quale si sta inviando la lettera, con il dettaglio degli orari e della frequenza nella quale si sentono determinati rumori, che sono superiori rispetto alla soglia di tollerabilità sancita dalla legge;
- specificare che si hanno a disposizione dei testimoni che possono confermare quanto esposto;
- fare richiesta al vicino di interrompere i rumori, pena il ricorso alle Autorità giudiziarie.
La lettera di diffida può essere inviata tramite raccomandata A/R oppure consegnata a mano. Ecco un modello da prendere come esempio:
Gentile _______________
Via ______________
Raccomandata AR
Oggetto: diffida per immissione di rumori
Gentile Sig. _______________
Sono un condomino del palazzo sito in _______________ via _______________ n° civico _______________. Risiedo in particolare nell’appartamento situato al piano _______________n. _______________confinante con il Suo.
La presente per segnalarLe che dalla sua unità immobiliare provengono rumori, schiamazzi e/o altro prodotti da _______________ che superano la normale tollerabilità.
Tali rumori, che vengono prodotti in modo particolare durante il periodo notturno dalle _______________ alle _______________ non consentono a chi scrive e ai propri familiari di attendere alle normali occupazioni e di godere del dovuto riposo che la mia abitazione dovrebbe garantirci.
La circostanza è confermabile da numerosi testimoni che hanno potuto percepire sul luogo i suddetti rumori molesti.
Per questo motivo, Le chiedo di interrompere al più presto tali cause di disturbo, avvertendoLa che, in difetto di quanto sopra, sarò costretto a ricorrere all’Autorità giudiziaria e a richiedere altresì un risarcimento del danno per tutti i danni subiti sino ad oggi.
Cordiali saluti.
Luogo e data
Firma ____________________________________
Il reato di disturbo della quiete pubblica
Diverso è il caso in cui il rumore molesto prodotto dai vicini arrechi disturbo ai tutti i condomini, o comunque alla maggior parte. In questo caso si verifica quello che viene chiamato reato di disturbo della quiete pubblica.
Dal punto di vista legale:
- l’articolo 844 del Codice Civile stabilisce che “ogni cittadino deve impedire che dal proprio fondo, terreno e proprietà siano emessi rumori, fumo e calore oltre la normale soglia di tollerabilità”;
- l’articolo 659 comma 1 del Codice Penale condanna chiunque “rechi disturbo al riposo altrui e alle occupazioni del condominio”.
In questa situazione specifica, si potrà sporgere denuncia chiamando i carabinieri o i vigili urbani. Anche nel caso in cui venga commesso un reato, è possibile ottenere il risarcimento del danno, costituendosi parte civile all’interno del processo penale. La raccolta delle prove può essere rappresentata anche solo dalle testimonianze dirette di tutti i condomini, pure nel caso in cui la denuncia provenga da uno soltanto.
Vicini di casa rumorosi – Domande frequenti
Nel caso in cui ci fosse un solo inquilino a sentirsi disturbato dai rumori eccessivi emessi da un vicino di casa può fargli causa civilmente e può cercare di ottenere un risarcimento per il danno subito.
I vicini di casa rumorosi sono denunciabili quando il rumore disturba un numero indeterminato di persone e non un singolo individuo. In questo caso, si può procedere con un’azione di tipo penale.
Il rumore emesso dai vicini di casa diventa reato di disturbo della quiete pubblica quando viene prodotto negli orari destinato al riposo, arrecando un danno a un numero indeterminato di persone.
La legge non stabilisce degli orari nei quali non si può fare rumore, ma i regolamenti condominiali e comunali prevedono degli orari destinati al riposo e una soglia di tollerabilità del rumore che non deve essere superata, posto che un rumore è considerato molesto a seconda del contesto nel quale viene percepito.